Le amalgame dentali sono quelle otturazioni dentali grigie, le cosidette  “PIOMBATURE“, che contengono il 50% di mercurio, un grammo del quale è sufficiente a contaminare 20.000 kg di alimenti (normativa vigente CEE).

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che dopo 20 anni l'80% del mercurio non è più presente nell'otturazione.

Questo rilascio di mercurio (accelerato da masticazione e bevande calde) è stato confermato da biopsie delle gengive, da studi su saliva e su vapori nella bocca. Una otturazione con amalgama rilascia ogni giorno da 0.5 a 0.10 mg di Mercurio per fenomeni di abrasione, corrosione e disgregazione elettrolitica.

Il pericolo delle amalgame dentali consiste essenzialmente in una esposizione cronica (24 ore al giorno, 365 giorni all'anno) a bassi livelli di mercurio (escludendo le eccezionali quantità di mercurio rilasciate durante le operazioni di rimozione delle amalgame).

Il carico di mercurio conseguente interessa secondo recenti studi epidemiologici il cervello, la tiroide, il midollo osseo, i reni, il fegato, il cuore ed altri tessuti.

L' OMS ha raccomandato nel 1980 che l'esposizione di donne in età fertile ai vapori di mercurio debba essere la più bassa possibile perchè l'elemento mercurio attraversa facilmente la barriera della placenta.

In effetti il mercurio dentale materno porta un carico di mercurio sul feto che, contrariamente alla madre, non ha la possibilità di smaltire e che usa ogni molecola come un mattone per crescere da pochi grammi a qualche chilo. E' stato dimostrato che il mercurio così accumulato danneggia lo sviluppo del feto.

I risultati più eclatanti del movimento dei pazienti anti-amalgama si sono avuti in Svezia (dove lo stato ha finanziato per il 70% la rimozione delle amalgame dentali dell'intera popolazione, 1991).
In Germania invece, i produttori della Degussa AG sono stati portati in tribunale e costretti a cessare la produzione di amalgame, 1993.

Le vernici contenenti mercurio furono bandite perchè producevano vapori di mercurio dai 2 ai 3 microgrammi/m3.

Le otturazioni in amalgama invece ne producono da 6 a 150 microgrammi/m3.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconobbe, già nel 1981, che i soli vapori liberati dalle otturazioni di amalgama sono la maggiore fonte di esposizione al mercurio per l'essere umano.

Uno studio epidemiologico (Tubingen, Germania 1993) su 20000 pazienti tedeschi dimostrò che il solo mercurio nella saliva (cioè escludendo i vapori inalati direttamente dall'amalgama) costituisce per il 40% degli individui un carico superiore a quello ammesso dalla OMS.

Lo stesso studio evidenziò una limpida correlazione statistica tra il numero di amalgame e una serie di patologie e sintomi.

La rimozione delle otturazioni dentali di amalgama, essendo generalmente affidata all'intervento con il trapano, è a rischio di vaporizzazione del mercurio, e questo aspetto richiede una gestione di grande attenzione. Idealmente l’amalgama va disincastonata dal dente senza toccarla o con il minor numero di passaggi possibili nel materiale. Il paziente va protetto con diga di gomma (foglio di vinile che ricopre la bocca lasciando fuori i soli denti da trattare) per il suo effetto membrana che isola la bocca .

Il classico aspirasaliva risulta del tutto insufficiente, per avere un effetto di eliminazione di fumi e vapori l’ ideale sarebbe aggiungere sulla testa dell'aspiratore una mini-cappa di plastica (es. CLEAN UP ) che non pone problemi alle operazioni ma che aumenta l'efficacia della canalizzazione di eventuali vapori liberati. Inoltre va attuato un protocollo terapeutico omeopatico – omotossicologico di supporto che precede e segue le varie fasi di rimozione delle amalgame dentali.

Cosa utilizzare come sostituto dell’ amalgama dentale ? : Lo sviluppo scientifico-tecnologico ha messo a disposizione degli odontoiatri i materiali compositi che permettono di  eseguire una buona otturazione in materiale bio-compatibile.

 

BITE CON TATUAGGI DA RILASCIO DI MERCURIO